“È la pulce d'acqua che l'ombra ti rubò
e tu ora sei malato
e la mosca d'autunno che hai schiacciato
non ti perdonerà
sull'acqua del ruscello forse tu
troppo ti sei chinato
tu chiami la tua ombra ma
lei non ritornerà
è la pulce d'acqua che l'ombra ti rubò
e tu ora sei malato
e la serpe verde che hai schiacciato
non ti perdonerà
e allora devi a lungo cantare
per farti perdonare
e la pulce d'acqua che lo sa
l'ombra ti renderà”
(da: La pulce d’acqua di Angelo Branduardi, canzone ispirata ad una leggenda indiana)
La libreria La pulce d’acqua è a Lavis, in via Roma, ospitata all’interno di Casa Varner, la facciata della quale è stata dipinta da Paola De Manincor e Giuseppe Varner alla fine degli anni ’80. Aperta da Elena Grazioli il 21 giugno 2008, dopo la sua frequenza al Corso di alta formazione in gestione della libreria della Scuola Italiana Librai ad Orvieto, per realizzare un sogno che inseguiva ormai da molti anni.
La libreria prende il nome dalla leggenda indiana della pulce d'acqua, dalla quale Branduardi, che la libraia stima moltissimo, ha tratto una ballata, perchè ritrae perfettamente la sua idea di libreria.
Nella cultura degli indiani d'America, cosi' impregnata di spiritualità e di armonia verso tutto il creato, dove la malattia puo' essere causata dal malato stesso che ha infranto un tabu' oppure, come succede in questo brano, non ha rispettato gli elementi naturali e ha quindi provocato l'intervento di uno spirito maligno che lo punisce con la perdita dello spirito, dell'ombra, compito dell'uomo o della donna di medicina, è quello di riportare l'equilibrio interiore, attraverso rituali terapeutici chiamati anche "canti". E lo stesso è per lei la libreria, e vorrebbe lo diventasse anche per i suoi clienti: un luogo “terapeutico” dove ritrovare, attraverso la cultura e l'arte in genere il proprio equilibrio interiore.
Grande importanza quindi ai libri, sia per adulti che per bambini-ragazzi, ma anche al'idea di libreria come spazio piacevole da frequentare, un luogo dove poter rimanere a sfogliare un libro e bere un caffè nell’angolo lettura, mentre i bambini giocano e leggono nello spazio a loro dedicato, dove ritrovarsi a chiacchierare di letteratura e arte per poter assaporare la Bellezza della cultura…